Quarta domenica di Quaresima, in laetare
21 Marzo 2018Quinta domenica di Quaresima
21 Marzo 2018MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA
Con il Mercoledì delle Ceneri, che ricordano la nostra condizione di creature ed esortano alla penitenza, è iniziata la Quaresima: è il «tempo forte» che prepara alla Pasqua, culmine dell’Anno liturgico e della vita di ogni cristiano. E’ un tempo di cambiamento interiore e di pentimento in cui «il cristiano è chiamato a tornare a Dio “con tutto il cuore” per non accontentarsi di una vita mediocre» (papa Francesco).
Il Papa nel suo messaggio per la Quaresima «Per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti» (Mt 24,12), ci invita a diffidare dei falsi profeti per non farsi suggestionare dalle lusinghe del piacere di pochi istanti, che viene scambiato per felicità, e a non credere a soluzioni semplici e immediate. Ma è soprattutto “un cuore freddo” a preoccupare Francesco: «Dante Alighieri, nella sua descrizione dell’inferno, immagina il diavolo seduto su un trono di ghiaccio; egli abita nel gelo dell’amore soffocato. Chiediamoci allora: come si raffredda in noi la carità? Quali sono i segnali che ci indicano che in noi l’amore rischia di spegnersi?». Il denaro, la violenza, la deturpazione del creato.
Ma «L’amore si raffredda anche nelle nostre comunità: nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium ho cercato di descrivere i segni più evidenti di questa mancanza di amore. Essi sono: l’accidia egoista, il pessimismo sterile, la tentazione di isolarsi e di impegnarsi in continue guerre fratricide, la mentalità mondana che induce ad occuparsi solo di ciò che è apparente, riducendo in tal modo l’ardore missionario. Cosa fare? Se vediamo nel nostro intimo e attorno a noi i segnali appena descritti, ecco che la Chiesa, nostra madre e maestra… ci offre in questo tempo di Quaresima il dolce rimedio della preghiera, dell’elemosina e del digiuno. Dedicando più tempo alla preghiera, permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete… per cercare finalmente la consolazione in Dio. Egli è nostro Padre e vuole per noi la vita. L’esercizio dell’elemosina ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello: ciò che ho non è mai solo mio… Il digiuno… ci sveglia, ci fa più attenti a Dio e al prossimo, ridesta la volontà di obbedire a Dio che, solo, sazia la nostra fame.
Nella notte di Pasqua “La luce del Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito”.