BATTESIMI PASQUALI
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VERSO IL GIUBILEO DELLA PARROCCHIA
27 Marzo 2016

NON LASCIAMOCI RUBARE LA SPERANZA

E’ una Pasqua segnata dal sangue dei morti e dei feriti di Bruxelles quella che l’Europa sta vivendo. Già i mezzi di comunicazione ci bombardano con un ammontare di notizie alla ricerca dell’ultimo particolare. Sembra che le nostre parole possano coprire e dare una risposta al dolore e alle ferite di molti.

Alcune considerazioni:

1. Non cadiamo nel tranello di confondere il terrorismo con l’Islam, gli attentatori con tutti i mussulmani che vivono nelle nostre terre. Vuol dire dare cibo e motivazioni per aumentare l’astio e la vendetta a partire dalla nostra emotività.

2. L’Europa non ha voluto riconoscere le sue radici cristiane, questo fa della stessa Europa incapace di identità e perciò di mettersi in dialogo con realtà diverse.

3. E’ nel Vangelo che troviamo i capisaldi dell’idea di persona, di libertà, di democrazia, di pacifica convivenza tra culture e religioni. E’ nel vangelo, con la nostra identità cristiana vissuta senza reticenze, vergogne o limiti, che troviamo la forza di dire “no” al terrorismo. Non rinunciamo per paura ai nostri valori, al sogno di una pace costruita nella giustizia . Noi per primi siamo di stimolo a una società smarrita.

NON LASCIAMOCI RUBARE LA SPERANZA.

Accanto alle nostre persone care in attesa della risurrezione finale, ricordiamo le vittime di questi attacchi terroristici, le famiglie che sono nel dolore.

NON LASCIAMOCI RUBARE LA SPERANZA.

Il fanatismo religioso trionfa specie là dove si “è prodotta una desertificazione spirituale, frutto del progetto di società senza Dio. In questo “deserto” c’è bisogno di persone di fede che indichino un cammino di speranza. “Siamo chiamati ad essere persone-anfore per dare da bere agli altri.

NON LASCIAMOCI RUBARE LA SPERANZA!