La preghiera del Rosario è uno strumento, una via concreta – personale e dellafamiglia – per vivere con Gesù, per “rimanere” con lui e la Madre sua in serena compagnia e amicizia.
Il Rosario è preghiera contemplativa. Contemplare Gesù. Contemplare il Signore Gesù è immergersi in lui. Preghiera che si alimenta ai misteri della vita di Gesù e nello stesso tempo chiede un aiuto, una intercessione alla Madre sua, Maria. Chiede a lei di raccontarci tutti i “ricordi” di lui che sono impressi nel suo cuore di Madre.
Conosciamo la povertà della nostra esistenza, la pigrizia nell’accogliere il progetto di Dio su di noi, Maria, con la preghiera del Rosario, ci richiama all’essenziale: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5).
Il Rosario, “preghiera di Gesù” occidentale
La “preghiera di Gesù” è preghiera tipicamente orientale (cf “I racconti del pellegrino russo”). Essa consiste in una invocazione ripetuta lentamente, a ritmo di respiro. È un’invocazione pregnante, ricca di significato: “Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me”.
Il Rosario può essere definito la “preghiera di Gesù” del mondo occidentale. È un po’ più complicata. È, secondo le nostre caratteristiche, molto più ricca di parole. I fratelli orientali, più mistici, riescono a concentrarsi su poche parole…
“In Oriente, la preghiera di Gesù è ripetitiva, ma esprime la concentrazione del cuore. Il nostro Rosario esprime l’arte della preghiera dell’Occidente, sperimentata nei secoli da tanta parte del popolo cristiano”.
La preghiera di Gesù richiede una certa calma, una notevole distensione. È necessario acquisire dei ritmi che permettano lo stato di preghiera.” Così è anche per il Rosario. Forse per arrivare a questo dovremmo, in un primo tempo, ridurre le parole. Ripeterle lentamente. Assorbirle nel cuore.
Il Rosario è meditazione del mistero del suo amore. È impregnare di Cristo il mondo e la nostra vita: “Per me il vivere è Cristo” (Fil 1,21).
Il Rosario è dunque la catena d’amore che unisce tutti coloro che amano Gesù e Maria. Di quanti vivono all’unisono con la Chiesa.
I grani del Rosario rappresentano gli anelli tra Dio e gli uomini. Tra ognuno di noi e i fratelli.
Il Rosario è forza d’amore, protezione contro il male, annuncio di pace.
Il Rosario fa bene al cuore
L’efficacia del Rosario trova fondamento nella ripetitività della preghiera di Gesù. “La ripetizione meccanica delle Ave Maria – ha scritto E.-H. Schillebeeckx – risveglia verità salutari precedentemente acquisite, rimesta nelle ceneri di una vita religiosa anteriore. Il rosario é un prolungato atto di carità, con un andamento assai lento. È un rapporto d’amicizia di cui l’anima, in certi momenti, scopre il ricco contenuto (per esempio l’Annunciazione, la nascita o la morte del Signore, ecc.) mentre continuiamo a sgranare senza fatica le “poste” della corona”.
La preghiera, ha sempre detto la Chiesa, ha una potenza positiva esplosiva sulla salute psichica e fisica della persona, aumenta le difese, rasserena, mette il cuore in pace con Dio e con i fratelli.
Abbiamo bisogno di imparare a pregare. Non ne sappiamo mai abbastanza. La preghiera del Rosario potrebbe e dovrebbe ridiventare il nostro colloquio abituale con Maria per un motivo in più, per mantenere la nostra salute fisica e psichica. Per ricuperarla…
Il Rosario può essere una preghiera “da nulla”. Ma attraverso di esso si muove la storia. Perché in chi ha in mano la corona e muove le labbra è presente lo Spirito Santo. Quello stesso Spirito che ha reso gravido il grembo di Maria. Dove c’è lo Spirito, dove opera lo Spirito Santo si compiono sempre opere meravigliose. Strepitose. Lì Gesù è generato nei cuori. Lì Cristo riversa i tesori della Risurrezione, della redenzione.