Il 2 febbraio prossimo, festa della presentazione del Signore, celebriamo la 26° Giornata mondiale  della Vita Consacrata. La vita consacrata affonda le sue radici nella testimonianza e nell’esempio di vita che ci ha offerto Gesù durante tutta la sua esistenza terrena. Egli, annunciava l’amore e la bontà del Padre passando fra coloro che erano nel bisogno e nella sofferenza, avendo per tutti uno sguardo di attenzione e di amore.

Il centro e il senso profondo della vita consacrata è l’esperienza dell’amore di Dio.

Il giovane e/o colui che sceglie di seguire il Signore consacrando la sua vita a Lui, mediante il voto di obbedienza, povertà e castità ha nel cuore questo unico e grande desiderio di seguire le orme di Gesù che ha fatto della sua vita un dono a Dio Padre nel servizio ai fratelli. In occasione della Giornata Mondiale della Vita Consacrata, Papa Francesco ne spiega chiaramente il significato: “È proprio nella Chiamata che si trova il tesoro che vale più di tutti gli averi del mondo: nelle mani di chi ha detto sì c’è la grazia del Signore, nella storia di ognuno il dono fedele di Dio, soprattutto nelle fragilità, nelle debolezze, nelle miserie”.

La vita consacrata, come ha ricordato papa Francesco, «è un dono alla Chiesa, nasce nella Chiesa, cresce nella Chiesa, è tutta orientata alla Chiesa». Essa appartiene a Dio – attraverso l’atto di consacrazione della professione religiosa – e diventa di conseguenza il dono di Dio alla sua Chiesa. Un dono che è davvero prezioso per la vita e la missione della Chiesa stessa e del suo operato nel mondo, in quanto con la sua forte valenza e tensione carismatica, profetica ed escatologica, non solo permette di affermare, di rendere cioè visibile e percepibile nell’oggi della storia, il primato dello Spirito e l’amore di Dio per la Chiesa e per tutti gli uomini e le donne del nostro tempo, ma diventa anche – sul versante della fecondità spirituale – un autentico fermento trasfigurante e una reale forza attrattiva e divinizzante; infatti, la bellezza spirituale delle fraternità in mezzo al popolo in cammino, come anche le altre esperienze singolari di servizio spirituale o le forme eremitiche e monastiche di vita religiosa e contemplativa, edificano e trasformano interiormente tutta la Chiesa, rendendola una casa e una scuola di vera comunione e di fraternità, a immagine e somiglianza della comunità divina della santissima Trinità.

Affidiamo al Signore coloro che ha chiamato e che chiamerà a compiere questa missione nella Chiesa e nel mondo, affinché ad esempio di Gesù testimonino l’Amore e siano espressione viva della tenerezza di Dio Padre, soprattutto nei confronti dei giovani, degli emarginati e delle persone in difficoltà.               Sr. Annamaria