“U”Un umano rinnovato, per abitare la terra” 10^ Giornata per la Custodia del Creato

SETTEMBRE: RI-PRENDONO VARIE ATTIVITA’
6 Settembre 2015
DOMENICA 13 SETTEMBRE APERTURA ANNO PASTORALE
6 Settembre 2015
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“U”Un umano rinnovato, per abitare la terra” 10^ Giornata per la Custodia del Creato

SABATO 5 E DOMENICA 6 SETTEMBRE

A TORRATE– VILLOTTA DI CHIONS

“Un umano rinnovato, per abitare la terra”

10^ Giornata per la Custodia del Creato

Il Messaggio preparato dai Vescovi italiani invita a riscoprire una “sapienza dell’umano, capace di amare la terra, per abitarla con sobria leggerezza”. Tra i temi affrontati la necessità di ripensare gli stili di vita, di tutelare il clima, di rafforzare un’economia sostenibile.

1.. Un creato, dunque, da gustare in tutta la sua bellezza ed in rendimento di grazie, da abitare con coraggio, sobrietà e in solidarietà con i poveri, entro la grande comunione delle creature.

2. Un creato riconosciuto, alla luce della Pasqua, come la grande opera del Dio Trinità, vivificata e condotta a compimento dallo Spirito creatore (cf. Rm 8,19ss): costituito “secondo il modello divino”, è quindi esso stesso “una trama di relazioni” . La creazione appare così come spazio da abitare nella pace, coltivandolo e custodendolo, per costruirvi una vita buona condivisa.

3.Una casa abitabile per la vita di tutti Tale sapienza porta in sé sfide e compiti impegnativi. Emerge anzitutto una forte istanza di giustizia, per superare con decisione un sistema economico che non si cura dei soggetti più fragili, ma anche una profonda esigenza di ripensamento dei nostri stili di vita. Mossi da una spiritualità orientata alla “conversione ecologica”, essi dovranno essere leggeri, orientati alla giustizia e sostenibili sul piano personale, familiare e comunitario. Occorre tornare ad apprendere cosa significhi sobrietà, ripensando anche i nostri stili alimentari, privilegiando, ad esempio, le produzioni locali e quelle che provengono da processi rispettosi della terra.

4. Strettamente connessa a tale importante questione è la difficoltà a garantire il diritto al cibo in un tempo di instabilità climatica crescente. Sempre più spesso eventi metereologici estremi devastano la terra e la vita delle persone. Siamo invitati a quella “responsabilità di

proteggere” che impegna le Nazioni a un’azione condivisa per contenere le emissioni che modificano il clima e riscaldano il pianeta. È “urgente e impellente lo sviluppo di politiche” affinché “nei prossimi anni l’emissione di anidride carbonica e di altri gas altamente inquinanti si riduca drasticamente, ad esempio, sostituendo i combustibili fossili e sviluppando fonti di energia rinnovabile”.

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